Fino a una cinquantina di anni fa, in un palazzo del centro storico (diventerà albergo diffuso), esisteva una sterminata biblioteca, oggi dispersa. Apparteneva a Francesco Campolongo, magistrato, presidente della Corte d’Appello di Trani che visse qui a più riprese. Un centinaio di metri di libri che avrebbero fatto la felicità di qualunque biblioteca universitaria. Monografie, testi di filosofia, di diritto, tra cui il Principio di diritto amministrativo di Santi Romano e una preziosa seconda edizione de La logica per gli giovinetti dell’abate-filosofo Antonio Genovesi. Parte della biblioteca si è salvata grazie al nipote del magistrato, Roberto Campolongo.
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